SINGH,IL MARATONETA VEGETARIANO CENTENARIO.

BuonFauja Singh, il maratoneta vegetariano centenario
Autore marceellopamioPubblicato 31 maggio 2018
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Partecipa a una maratona a 100 anni e viene inserito nel Guinnes dei Primati.

Nell’ottobre 2011, e’ stata diffusa la notizia sul sito della PETA “Un centenario vegetariano raggiunge un record nella maratona”:
Fauja Singh e’ stato inserito nel Guinnes dei Primati dopo aver completato la maratona “Scotiabank Toronto Waterfront Marathon”, diventando il partecipante piu’ anziano di tutti i tempi, a 100 anni. Singh, chiamato il “tornado con il turbante”, cita anche la sua dieta vegetariana come fattore chiave per l’incredibile energia che l’ha fatto arrivare nel Guinness dei Primati. Ed e’ la prova vivente che non e’ mai troppo tardi per passare a una dieta a base vegetale, fonte dei benessere e salute.

Riportiamo di seguito un articolo sul tema di Stefano Severoni.

Fauja Singh, il maratoneta ultra centenario

Fauja Singh, nato a Bias Pind il 01/04/1911, è un personaggio singolare con i suoi quattro figli, tredici nipoti, una dozzina di pronipoti ed una serie di otto maratone portate a termine: cinque a Londra, due a Toronto, una a New York.

E’ cittadino britannico di origine indiana, originario del Punjab indiano, dove faceva il contadino, di religione sikh. Fauja si è trasferito in Gran Bretagna negli anni Sessanta ed attualmente vive ad Ilford, est di Londra. Ha iniziato a partecipare a gare di corsa all’età di 89 anni, dopo aver perso la moglie e un figlio: “Stare a casa mi uccideva”, ha spiegato: “Gli anziani in Gran Bretagna fanno vita sedentaria e hanno una dieta ricca di grassi”.

Correre ha dato a Fauja il baricentro della sua vita emotiva. La sua passione per la corsa è nata mentre lavorava come contadino in India, ma l’ha potuta sviluppare solo tardivamente. Per lui, da anni, la corsa è più di un passatempo. Trasferitosi in Gran Bretagna, con l’aiuto del suo allenatore H. Singh, si è cimentato nelle maratone.
Fauja si allena ogni giorno percorrendo 10 miglia (16 km), oltre ad eseguire esercizi ginnici, anche assieme ad altri “colleghi”. Ora è iscritto alla Maratona di Edimburgo del 27 maggio 2012, la maratona più veloce del Regno Unito.

Ha debuttato alla London Marathon 2000. Campione del mondo di maratona over 90, è stato protagonista di prestazioni di rilievo nel biennio 2003-2004. Nel 2004 è stato testimonial della campagna dell’Adidas “Niente è impossibile”, assieme a D. Beckham e Muhammad Alì, e ha devoluto il proprio compenso in beneficenza a favore dei bambini nati prematuri. Alla London Marathon 2003 ha realizzato il tempo di 6h02′. L’anno successivo 6h07’13”. Il suo record sulla distanza è di 5h40’04”, realizzato alla Toronto Waterfront Marathon 2003, con il quale è diventato l’uomo più veloce al mondo tra gli over 89-90-91-92.

In tempi più recenti, il 16 Ottobre 2011 ha completato la maratona di Toronto diventando il più anziano di sempre (100 anni compiuti) a percorrere la distanza regina del fondo, che mette a dura prova corridori ben più giovani di lui, impiegando 8h25’16”. La gara è stata vinta dal 38enne kenyano K. Mungara, in 2h09’50”. Singh si e piazzato al 3.850esimo posto, davanti ad altri nove concorrenti, correndo con il pettorale 100. E’ transitato al decimo km in 1h44’03”, alla mezza in 3h43’39”, ai 30 km in 5’36’00”, concludendo con una media oraria di 11’59” al km.

Gli organizzatori della prova di Toronto 2011 stavano smantellando le barricate e gli striscioni al traguardo sul lungolago della metropoli canadese, quando l’hanno visto arrancare verso la linea d’arrivo, con la sua lunga barba ed il turbante di colore giallo. “Fauja è al settimo cielo. Ha combattuto contro se stesso e ha vinto”, ha detto H. Singh, il suo allenatore, dopo il suo arrivo. “Correre gli ha dato un nuovo slancio nella vita. Poco prima dell’ultimo miglio mi ha detto: ‘Farcela, significherebbe sposarsi un’altra volta’”. All’arrivo, l’atleta è stato accolto da parenti ed amici, e da una folla in delirio. A chi gli chiedeva il segreto del suo fisico, egli ha risposto semplicemente che per lui è fondamentale mangiare il curry.

Orlando Pizzolato, due volte vincitore della New York City Marathon, oggi tecnico, direttore della rivista milanese “Correre”, ed ancora corridore, scrive che il bravissimo Singh ha percorso 42,195 km, ma non ha “corso” la maratona. Infatti, per percorrere ogni frazione di 1000 m della gara, egli ha impiegato mediamente 11’59”. Un buon ritmo, anzi, un buon passo, in quanto in effetti non ha corso, seppure simulando un passo rimbalzato. Pizzolato continua ricordando che, del fatto che si percorra una maratona senza staccare i piedi da terra neppure una volta, ha discusso, nel 2010, il New York Times, prima della maratona della Grande Mela. Si dibatteva se considerare maratoneti quanti percorrono gran parte della distanza senza correre. Le opinioni in merito divergono anche tra gli esperti.

Il motto di Singh: “Stay smiling and keep running” (sorridi e continua a correre). Il segreto di una vita lunga e sana è di non farsi piegare dallo stress. Essere grati per qualunque cosa vi accada e stare lontani dalle persone negative, sorridi e continua a correre; questa la filosofia che anche questa volta lo ha portato al traguardo, sicuramente vincitore: la maratona come scuola di vita. Il suo tipico turbante sikh non lo abbandona mai: sinora gli ha sempre portato fortuna.

Singh si gode la sua tenacia ed i suoi successi con un discreto numero, tra l’altro, di fans inscritti alla sua pagina Facebook (19.026), ove racconta le sue imprese con foto e video.
Singh segue un’alimentazione vegetariana. Bere tè e mangiare curry allo zenzero, oltre ad uno stato mentale zen di “essere sempre felice” sono i tre ingredienti del successo di Singh. Possiamo aggiungere il duro allenamento quotidiano, con il sorriso sulle labbra e la gioia nel corpo. Egli è proprio un vegetariano, come nell’etimologia del termine (da vegetus = sano, vigoroso): i fatti gli danno ragione.

Nella vita, è la motivazione che ci spinge ad agire, sula base dei nostri valori e della nostra sensibilità. Così Singh dev’essere apprezzato soprattutto come persona, oltre che come maratoneta. In fondo, più che aggiungere anni alla vita, si deve aggiungere vita agli anni. Chi, all’età di centouno anni ha in programma di correre una maratona, ancora riesce a gustare la vita.
Ora, come riferisce la tv canadese CDC, egli sogna di portare anche la fiaccola dell’Olimpiade di Londra 2012.

Fonti

Wall Street Italia, Fauja Singh, 100 anni, conclude maratona: come sposarsi di nuovoApre in una nuova finestra, 17 ottobre 2011.

Orlando Pizzolato, Tra vecchiApre in una nuova finestra, 25 ottobre 2011.

Correre, Il maratoneta centenarasera,

Un commento su “SINGH,IL MARATONETA VEGETARIANO CENTENARIO.”

  1. Solo chi corre,o correva come me le maratone ole ultra maratone come la Pistoia-Abetone, od anche la 100 km del Passatore, può comprendere cosa si prova,la dimensione temporale che ci avvolge, o meglio mi avvolgeva. La domenica da Firenze me ne andavo a Monte. Senario e ritorno e tutto nel silenzio dell’alba oppure del sole del ritorno. Un giorno io ed un giovane cervo ci siamo osservati lungamente separati da una rete. Quando tornavo a casa ero leggero, nell’anima ancor prima del corpo. Ora,che le ernie mi impediscono di continuarlo a fare, nulla mi impedisce di ascoltare la mia anima. Come un comune maratoneta. E’ questa dimensione in cui il centenario correva e si nutriva e nutriva la propria anima.

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