Macrom il vecchio.

Emmanuel è un’uomo che sente il bisogno di essere guidato,rassicurato. Questa è l’unica spiegazione possibile che si può dare quandoun’uomo si innamora di una donna di ventiquattro anni più grande. Lo si comprende anche dal desiderio di rassicurazione quando, pur crescendo in una famiglia non religiosa, all’età di dodici anni chide di essere battezzato come cattolico romano. Lo si comprende ancora meglio quando si viene a conoscenza che ha frequentato l’ultimo anno della scuola superiore a Parigi proprio per allontanarlo,invano, da quella che poi sarebbe diventata la mamma moglie, Brigitte Auziere. Si plasma all’università di Parigi-Nanterre,all’istituto studi politici (scienze politiche) ed alla Scuola Nazionale di Amministrazione (ENA). Terminato il percorso formativo entra a far parte del Corpo Interministeriale di Ispezione Generale delle Finanze (IGF). Un percorso nel quale si può vedere la mano della moglie/mamma Brigitte. Corre l’anno 2007 quando la sua vita professionale si incanala verso la politica, quella che conta.Viene nominato relatore per la Commissione per la Liberalizzazione e la Crescita Francese, la cosiddetta “Commissione Attali” e nel Marzo 2010 ne diverrà membro per decreto. A Settembre 2008 trova impiego presso la banca Rothschild & CIE nella quale a fine anno 2010 viene promosso associato e contestualmente viene nominato a dirigere una delle più importanti negoziazioni dell’anno. Questa transazione valutata 11,9 miliardi di euro gli permetterà di diventare milionario. Una carriera costruita a tavolino dove ancora una volta si vede la mano della sposa/mamma e di amicizie influenti. La preparazione, se non guidata, da sola non può bastare. Veloce a saltare sul carro del possibile vincitore, un lampo nello scendeci in corsa. Milita nel Movimento Dei Cittadini (MDC) per circa due anni. Al primo turno delle elezioni presidenziali del 2002 vota per Jean-Pierre Chevenent, guarda caso fondatore del Movimento Dei Cittadini, guarda caso anche lui confluito nel Partito Socialista. Al secondo turno vota Lionel Jospin, ma anche in questo caso vede perdere il mentore di turno. Decide che è meglio prendersi una vacanza e cambiare aria nell’attesa di una successiva occasione che puntualmente arriverà con Francois Hollande. Questo giovane vecchio coronerà il suo sogno di politico opportunista nel 2006 che a ben vedere lo porterà proprio a quegl’incarichi , a quella promozione con la transazione milionaria. Come ho scritto in precedenza nulla accade per caso. Nell’attesa il giovane vecchio Macron si agita molto tra Segonele Royal e Francois Bayrou ma la sconfitta unita alla vittoria di Nicolas Sarkozy alle elezioni presidenziali del 2007 lo convincono che la sinistra, per il momento, non è per lui. Un giovane e ambizioso cerchiobottista che in quest’ottica sostiene Hollande a partire dal 2010. E’ quello un periodo dove gira come una trottola ambiziosa alla ricerca del gratta e vinci fortunato. cosa che accade nel 2011 quando sostiene Hollande alle primarie socialiste che lo porterà a far parte di un gruppo di influenti economisti. L’agognata visibilità di alto rango. Dal 2012 al 2014 è stato Vice Segretario Generale con Hollande, un ruolo di prestigio nel personale del presidente. Macron passa all’incasso con Hollande e dal 2014 al 2016 diviene ministro dell’economia nel secondo governo Valls nel quale produce provvedimenti favorevoli alle imprese anche grazie allo stesso Valls ed alle sue pressioni suiparlamentari di maggioranza. Nell’Aprile 2016, con la creazione del movimento politico “En Marchè!” annuncia la propria candidatura alle presidenziali dello stesso anno. Il responsabile delle comunicazioni di Macron comunica che il candidato ha ricevuto 3,7 milioni di euro di donazioni, ovvero due volte quelle ricevute da Francois Fillon e tre volte quelle di Alain Juppè . Altro che candidato indipendente. Macron haottenuto l’appoggio di Angela Merkel, Obama, il presidente della Commissione Europea Junker, il presidente del Parlamento Europeo Tajani, il presidente del Consiglio Europeo Tusk, la rappresentante della politica estera della UE Mogherini, sino ad arrivare al presidente degli USA Trump riporto compreso. Macron per anni ha rincorso Hollande, prima da candidato e poi da presidente della repubblica  francese, eppure si è definito “ne di destra ne di sinistra” , oppure ha detto ” l’onestà  mi costringe a dire che non sono un socialista” , sino ad usare il termine “liberale” . Quello di cui siamo certi è che ha sostenuto i trattati CETA e TTIP e che ritiene che “non debbano ricevere l’approvazione dei parlamenti nazionali perchè coinvolge la UE” . Macron, un’uomo buono per tutte le stagioni.

Aldo A.

28 commenti su “Macrom il vecchio.”

  1. Macron il vecchio inizia a ripagare coloro che lo hanno messeo nelle condizioni di vincere, la Germania e quei stati satelliti che gridando al lupo contro La Le Pen che paventando rischi e ritorsioni hanno convinto a votare il socialista divenuto prima indipendente e poi liberale, Macron. E cosa fa il vecchio nuovo presidente francese? Mette il ministero della Difesa alla Goulard, la più accanita francese contro la sovranità nazionale e teorica dell’esercito unico europeo. Come dare le chiavi di casa a coloro che per ben due volte gli avevano sfondato la porta di casa occupandola ed uccidendo una bella percentuale di famigliari. Macron è solo all’inizio. Con renzi-no a noi andrà anche peggio. La troika ci prenderà la residenza al Quirinale.

  2. L’ “amico” Macron, il “nuovo” vecchio alla nascita si dimostra per quello che è affermando che l’Itaglia che raglia deve fare i compiti dati dati da Bruxelles, dati dalla culona di Germania, che poi è la stessa identica cosa. Macron, il bambino nato centenario, però dimentica che il debito francese è dall’anno finanziario precedente al 99% e sale rapidamente, anche più del rischio (certezza?) attentati. Naturalmente nella Ue,e tra gli stati “amici” TUTTI si sentono in diritto di imporci il LORO pensiero, cosa che peraltro sta gia accadendo con L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINO CON IL RITIRO SICURO NEL MEDITERRANEO. Ora poi che LA BADANTE UCRAINA SI E’LASCIATO SCAPPARE DALLA VILLA QUELLO CHE UNA VOLTA ERA IL CAV ED ORA RIN TIN TIN, ED E’ PER QUESTO CHE LO VEDETE SU TUTTI I TG. E’ L’UNICO MODO PER FAR VINCERE IL PARTITO DEL DANARO. PIERO C’E’ MA VOI CI SIETE O CI FATE?

  3. Da Il Giornale di 4 ore fa:” Parigi, torna l’incubo terrore: spari davanti a Notre Dame
    L’aggressore ferito dopo che aveva minacciato alcuni passanti e quindi aggredito gli agenti. La polizia ha transennato l’area davanti alla basilica nell’Ile de la Citè e bloccato il quartiere”
    Mezzora fa da Il Giornale: ” La grande tela dei renziani
    per fare gli affari con Doha .Con l’ex premier le relazioni erano fitte e
    lo Stato arabo doveva entrare in Mps. Rapporti stretti anche con Intesa” ed inoltre :” Per alcuni osservatori l’interesse dei qatarini, peraltro mai confermato da Doha, era solo frutto dello «storytelling» renziano. Di certo, le strade fra Matteo e la famiglia dell’emiro Tamim al-Thani si sono incrociate di frequente. Come ha ricostruito di recente l’Espresso dedicando una copertina a ‘Matteo d’Arabia’. E ricordando lo shopping immobiliare fatto a Firenze dal piccolo Stato del Golfo.
    A cominciare dal Four Seasons, hotel a cinque stelle dove oggi Renzi occupa una stanza adibita a ufficio privato, acquistato da al-Thani quattro anni fa. Senza dimenticare la nuova rotta aperta di recente dalla Qatar Airways da e per Pisa, scalo controllato dalla società Tosca Aeroporti presieduta da Marco Carrai, il richelieu renziano. La «Qatar connection» sembra continuare anche con Renzi fuori da Palazzo Chigi: il 3 maggio La Stampa scriveva che per salvare l’Alitalia Matteo avrebbe chiesto aiuto all’amico al-Thani, già acquirente del 49% di Meridiana, con cui si scambia «frequenti sms». Le relazioni diplomatiche ufficiali con Doha sono però affidate a Pasquale Salzano, ex direttore degli Affari istituzionali dell’Eni, che in aprile è diventato il nuovo ambasciatore italiano in Qatar.”
    SE QUESTI DUE, CON LE DOVUTE PROPORZIONI DEI RUOLI , SONO IL NUOVO CHE “AVANZA ” CREDO CHE DEBBANO ESSERE GETTATI NEL CASSONETTO. L’UNICA DIFFERENZA,SOSTANZIALE, E’ CHE NOI SIAMO I PRIMI “IMPORTATORI” DI CLANDESTINI/MIGRANTI ED I PRIMI COME CAPITOLI DI SPESA, DIVERSI MILIARDI DI EURO L’ANNO, CHE ORAMAI CI STANNO PORTANDO ALLA BANCAROTTA. NOI, IN BUONA SOSTANZA, SIAMO I FRATELLI SCEMI DEL FRATELLONE SCEMO FRANCESE. QUALCOSA DI CUI VANTARSI.

    .

  4. “#Politica LA REGINA SOLE HA VINTO IN FRANCIA CON LARGO MARGINE,adesso i francesi toccheranno con mano,se son rose..nopecoroni.it”
    DOPO IL RE SOLE LA REGINA “sola” ? COMUNQUE SIA UNA PRESIDENZA IN COMODATO D’USO.

  5. IL VERO VINCITORE ALLE PRESIDENZIALI FRANCESI NON E’ STATO MACROM MA L’ASTENSIONISMO, CHI HA PREFERITO NON VOTARE PIUTTOSTO CHE VOTARE LA LE PEN O PEGGIO MACRON CON LA MOGLIE/MAMMA/BADANTE : 50,2%.

  6. La Francia di Macron il vecchio ci ha rispedito al mittente quella sporca dozzina di clandestini. L’Italia trattata ancor peggio della Grecia. Malta,resort per mafiosi e politici italiani che la usano come lavatrice, non deve essere disturbata. BLOCCO NAVALE IN ACQUE INTERNAZIONALI ANCHE CON L’USO DELLE ARMI E SEQUESTRO DELLE NAVI DELLE COSIDDETTE ONG CON MULTE MiLIONARIE.I CIE/CARA SOLO SU PICCOLE ISOLE PRESIDIATE DA ESERCITO CON L’ORDINE DI SPARARE IN CASO DI FUGA. GARANTIRE LORO SOLTANTO VITTO E ALLOGGIO IN ATTESA DELL’ESPULSIONE.

  7. E’ già iniziata la crisi coniugale tra il il giovane vecchio ed o francesi. Sarà a causa della vecchia giovane moglie? Alla fine la novità di Macron sta nell’avere la Badante più anziana del badato.

  8. Fincantieri ha il controllo degli omologhi francesi ma lo sposo bambino Macron vuole il controllo condiviso. Soltanto noi, con Prodi, abbiamo regalato ai transalpini interi segmenti della nostra economia.

  9. Macron fa gli interessi francesi . Esattamente come Prodi. Miei.cari italiani d.o.c. se volete qualcuno che curi i vostri dovete necessariamente dare fiducia e supportare PIERO ed i PECORONI. Ma svegliatevi !!!!

  10. Renzo-no su Fincantieri ha dimostrato di essere un vassallo della UE e caso specifico di Macron, lo sposo bambino e figlio illegittimo di Hollande. E normale per un normale stato che ci ti tiene ai propri interessi strategici cercare di difendere indifendibile, meno un’ex premier in quota Merkel come il pinocchio di Rignano,difenderlo a spada tratta. È evidente che all’ex premier stanno a cuore interessi che non sono quelli degl’italiani. Piero no.

  11. Macron non vuole che le aziende UE finiscano in mano “straniere” però poi non vuole accettare che l’italiana Fincantieri abbia acquisito all’asta la omologa francese. Il “liberista” Macron si alterna al “socialista” Macron secondo le convenienze francesi come il caso Telecom Italia/Tim in mano francese senza la maggioranza reale delle azioni e’ li a dimostrare. Macron come Renzi vive in un mondo incantato, il secondo senza la legittimazione elettorale. L’Italia? Dopo l’impero romano terra di conquista per chiunque, come cinesi ed indiani che si comprano aziende italiane con i money tranfert e la conseguente evasione fiscale. Con Fincantieri alla fine finirà come con la Telecom/Tim in mano francese. E basta vedere il caso Premium per renderci conto che il “sistema Italia” non esiste più, svenduto o spolpato dal duo Prodi/ De Benedetti Carlo e figli. Piero c’è ma noi abbiamo il coraggio per un vero cambiamento?

  12. I francesi con l’acquisizione di banche come BNL e relativi depositi si comprano segmenti importanti segmenti della nostra economia. Quindi noi stiamo finanziando la nostra morte celebrale, stiamo finanziando la nostra eliminazione. E questo sta accadendo per i governi che si sono succeduti negl’ultimi 40 anni e con una accelerazione negl’ultimi 20.

  13. I francesi e gli italiani al governo hanno detto che troveranno un’accordo sul 54% di Fincantieri nella STX francese.Lo stesso accordo trovato per Telecom Italia ora Tim che permette ai francesi di dettar legge con l’aiuto dei vassalli italiani con quote minoritarie come quella in possesso di qualcuno dalle parti di Arcore.

  14. Dal sito gliocchidellaguerra.it Macron il folle si sente il Napoleone dei musulmani :” Macron ora vuole istituire il Grande Imam di Francia.Combattere il fondamentalismo islamico attraverso l’integrazione. È questo l’obiettivo del capo di Stato francese Emmanuel Macron che,come
    spiega in un’intervista al Journal de Dimanche, sta prendendo in considerazione una completa riorganizzazione dell’Islam.
    ‘Il mio obiettivo e riscoprire cosa giace nel cuore della laicità, ovvero la possibilità di credere come di non credere, allo scopo di salvaguardare la coesione nazionale e la possibilità di avere la libertà di coscienza religiosa’,ha affermato Macron, ‘non chiederò mai a nessun cittadino francese di credere ‘moderatamente’ nel suo Dio. Non avrebbe molto senso. Ma chiederò a tutti, costantemente, di avere l’assoluto rispetto per tutte le leggi della Repubblica’.”
    E SE FOSSE LO SCOPO VERO, FINALE, DELLA UE ?COMUNQUE SIA IL RUOLO DELL’ITALIA E’ QUELLO DI UN’IMMENSO CAMPO PROFUGHI /C.I.E./C.P.R. CON LA BENEDIZIONE DEL PAPA MUSULMANO BERGOGLIO. PIERO, E VOI TUTTI COSA NE PENSATE ?

    1. macron è proprio un folle e un traditore di francesi ed europei perchè così facendo prende dentro anche noi nel marasma generale.I francesi non sono da meno degli italiani,nessuno si muove e aspettano indifferenti la loro fine.La coesione nazionale se la metteranno in quel posto quando saranno dominati dai musulmani.ITALIANI, abbiamo una sola e unica strada,sbriciolare tutto quello costruito dai dementi al potere e poi costruire un paese degno di noi.Per fare questo,in italia,occorre il muro altrimenti non la capiranno mai oltre ad una politica sana,giusta,corretta ed onesta.Per fare ciò,qui gli italiani non la capiscono,bisogna buttare a mare tutti quelli che hanno tradito l’italia e gli italiani,noi ci siamo proposti per fare questo ma voi non ci seguite,avete meglio da proporre,la vedremo.

  15. Macron oltre che “vecchio” anche “dittatore” ? dal sito gliocchidellaguerra.it e dal Le Figarò parrebbe di si :” Il presidente francese Emmanuel Macron presenterà oggi il suo progetto di legge sull’immigrazione.Il testo controverso è attaccato da entrambe le parti: i conservatori
    lo ritengono troppo soft mentre la sinistra, invece, lo critica definendolo troppo repressivo. Il dibattito in Parlamento si preannuncia burrascoso.
    Secondo alcuni media francesi, con il suo disegno legge il Capo di Stato transalpino vorrebbe portare a termine un colpo di stato politico in vista delle elezioni del 2022, illudendo la destra di poter avere allo stesso tempo illiberismo economico da una parte e il pugno duro sull’immigrazione dall’altra.”
    CERTO E’ CHE LO STESSO PROGETTO “UE” MIRAVA,E MIRA, AD UN “CONTENITORE DI POPOLI” DOVE IL POTERE NON E’ DEI POPOLI MA DELLE LOBBY CHE STANCHE DI SOTTOSTARE AI RITUALI DELLA POLITICA (CHE NOIA IL LIBERO VOTO ELETTORALE !!!) VOGLIONO DECIDERE LORO IL “PRODOTTO” DA FAR ELEGGERE. QUALCOSA DI SIMILE AGLI USA DOVE I GRANDI NUMERI IMPONGONO GRANDI SPESE E QUINDI GRANDI FINANZIATORI PER CONVINCERE GLI ELETTORI DELLA BONTA DEL “PRODOTTO” PRESIDENTE.

  16. Da gliocchidellaguerra.it a proposito di Macron,dei nostri confini venduti da Gentiloni e e dei contratti pretoliferi ENI in NIGERIA che fanno gola a Macron :” I confini, perlomeno quelli tra Italia e Francia, non sono stanti superati, anzi: sono diventati l’oggetto del contendere. Il recente caso di Bardonecchia giunge a compimento di un lungo processo che ha portato la Francia di Macron a fare un uso strumentale dei confini con l’Italia per arginare sulla penisola le conseguenze dell’emergenza migratoria.
    Ed è sintomatico come in una fase che ha visto il confine Italia-Francia far parlare di sé sia tornata d’attualità la questione del Trattato di Caen del 2015 sulla ridefinizione dei confini marittimi tra i due Paesi, di cui ha parlato Francesco Manta su Gli Occhi della Guerra: questione che ha allarmato osservatori interessati da parte italiana come l’ex deputato sardo e leader di Unidos Mauro Pili, critico del “piano strategico della Francia di annettere le porzioni più pescose delle acque internazionali davanti alla Sardegna”, e l’ammiraglio Giuseppe de Giorgi, che sul suo blog ha criticato l’inerzia del governo Gentiloni su un accordo mai ratificato dal Parlamento italiano.”
    LA “BATTAGLIA” DI BARDONECCHIA E’ UNO DEI TANTI SEGNALI CHE VANNO VERSO UNA SOLA DIREZIONE : LA SOTTOMISSIONE DELL’ITALIA..IN QUESTA DIREZIONE CI HANNO PORTATO GLI ULTIMI 3 GOVERNI DI SINISTRA. IN QUESTA DIREZIONE PREME MACRON PER SFILARCI I POZZI IN LIBIA ED IN NIGERIA.IN QUESTA DIREZIONE LA FRANCIA,MA ANCHE LA GERMANIA,PREMONO SU MATTARELLA ATTRAVERSO NAPOLITANO,PER FARCI DIVENTARE SOLTANTO UN’IMMENSO RESORT BUONO PER LE VACANZE.COME ERAVAMO NEL PERIODO PRECEDENTE ALL’UNITA’ D’ITALIA. NOI ABBIAMO PIERO MA LO TENIAMO IN PANCHINA MENTRE GLI ALTRI LASCIANO SBRANARE SORA ITALIA.

  17. E nell’ottica del precedente commento si inserisce il viaggio del solito ducetto di Parigi con la passione per la sposa mamma. Da Il Giornale:” Missioni in Niger e Tunisia, Macron dà scacco all’Italia.Pressioni francesi sulle autorità del Niger e della Tunisa.Così diventiamo più deboli su migranti e terrorismo.
    Immobilizzati in Niger, espulsi in Tunisia. Il doppio scacco matto impostoci dall”alleato’ Emmanuelle Macron non è solo umiliante, ma devastante per le politiche di sicurezza di un’Italia che rischia di veder compromesse le strategie di contenimento dei flussi migratori dalla Libia e la prevenzione delle infiltrazioni terroristiche in arrivo da una Tunisia culla dei militanti dello Stato Islamico.”
    SIAMO SOTTO ATTACCO:CI VOGLIONO SOTTOMESSI E RESORT PER CLANDESTINI/MIGRANTI. E’ QUESTO IL FUTURO CHE VOLETE PER VOI,I VOSTRI FIGLI E NIPOTI ? NOI ABBIAMO PIERO MA PREFERIAMO QUESTI CIALTRONI AL SOLDO DEI VARI MACRON,MERKEL ED ALTRI ANCORA. MI FATE SCHIFO !!!!

  18. Macron giudica abominevole la politica di accoglienza italiana. Vero. Noi dovremmo comportare come la sua Francia. Loro non solo non accolgono quanti arrivano via mare e via terra ma alla chetichella ci mollano i loro attraverso le nostre frontiere notoriamente colabrodo solo dalla Francia verso l’Italia e non viceversa. Salvini se non hai coraggio dimettiti, altrimenti continua nei respingimenti. L’alternativa sarebbe il tuo suicidio politico. Benedetto dal cavaliere. E l’invasione continua e quei quattro gatti presi dai spagnoli ina forma di elemosina una tantum a noi popolo di pecoroni.Salvini schiena diritta o dimettiti con dignità se non hai la forza di andare avanti. E voi,italiani veri, cosa aspettate a supportare Piero. E quattro gravide le hanno fatte scendere a Palermo….

  19. Il Re Sola ci vuole invasi e sottomessi. E contenti di esserlo. Le ONG macinano miliardi di INTROITI, noi maciniamo miliardi di DEBITI. La sinistra con Minniti racconta di una vittoria mai avuta e costata, e costerà , miliardi che si sommeranno ai pregressi ed ai successivi. Nessuno vuole lasciare l’albergo a 5 stelle. E noi a belare…

  20. Da Il Giornale di oggi :”La Francia respinge la Aquarius ‘Porto più vicino non è nostro’.
    L’Aquarius è sempre più al centro di una crisi internazionale che riguarda l’Ue, Panama, Francia e anche l’Italia. Intanto Parigi chiude i porti.”
    CON LA SINISTRA,LE COOP E LA CARITAS DEL PAPA MUSULMANO, PENSAVANO DI FARE,E LI HANNO FATTI, MILIARDI A PALATE. ORA LA MUSICA INIZIA A CAMBIARE E LO SPOSO BAMBINO SI AGITA NEL PASSEGGINO. FACCIA IL GAY COL SUO SEDERE,E QUELLO DEI FRANCESI. DETTO PER INCISO LA TUNISIA,IL MAROCCO E DINTORNI SONO TUTTI EX FRANCESI. E VOI PECORONI ITALIANI COSA ASPETTATE A FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE ?

  21. Macron, lo sposo bambino,cerca nelle crepe italiane il cemento per continuare a governare una Francia divisa:da una parte Parigi dall’altra le province abbandonate a loro stesse, fatta di una ricchezza quasi completamente custodite da pochi e selezionati gruppi finanziari. Gli stessi che con Prodi hanno spolpato sora Italia.

  22. dal sito gliocchidellaguerra.it :” E lo ha fatto nell’agosto scorso per mezzo dell’ottima penna di Tino Oldani, che in maniera molto razionale e concreta ha chiarito con precisione i termini della questione. Il franco Cfa, secondo Oldani, non esaurisce il problematico rapporto tra Parigi e le sue ex colonie, ma è “il perno attorno al quale ruota l’intero sistema del controllo francese sui 14 Paesi” che lo adottano come valuta. Un mezzo, dunque, non un fine: così come lo sono sia quelle che opinionisti e personalità pubbliche poco informate sul tema e viziate dai loro pregiudizi hanno identificato come fini del franco Cfa. Il mantenimento di un regime di cambi fissi, il vincolo alla spesa e il basso livello di inflazione imposto ai Paesi africani e lo stesso controverso tema dell’impoverimento generale dei loro mercati interni, infatti, sono intrinseci a un più ampio sistema politico.
    Il franco Cfa, insomma, non sarebbe nulla senza le sue conseguenze materiali e legali, senza le obbligazioni più profonde che aumentano la proiezione di Parigi nel continente africano. “Tra i numerosi vincoli imposti dagli accordi sul franco Cfa”, notava Oldani, “vi è anche il ‘primo diritto’ per la Francia di comprare qualsiasi risorsa naturale scoperta nelle sue ex colonie. Da qui il controllo di Parigi su materie prime di enorme valore strategico: uranio, oro, petrolio, gas, caffè, cacao. Soltanto dopo un esplicito ‘non interesse francese’, scatta il permesso di cercare un altro compratore. Ma attenzione: i maggiori asset economici di tutte le 14 ex colonie sono in mano a francesi che si sono insediati da tempo in Africa, diventando miliardari a palate”.
    Il volto più noto, in Italia, è sicuramente quello di Vincent Bollorè, padrone di un impero della logistica che ha il suo cuore nel Golfo di Guinea. Ma non c’è solo lui. La radio pubblica tedesca, Deutschlandfunk, ha avviato un’inchiesta sul franco Cfa portando avanti un’iniziativa ovvia, ma che ha trovato poco riscontro nelle testate nazionali: chiedere l’opinione di economisti e esperti del settore africani. Appartenenti alle società di quei Paesi di cui nel nostro Paese si discute per partito preso. La stessa Italia Oggi ha ripreso l’analisi di Deutschlandfunk, portando in emersione particolari a dir poco emblematici: il diritto di prelazione di Parigi riguarda “non solo le fonti energetiche fossili come il petrolio, il gas e il carbone, ma anche quelle più rare e di maggiore valore attuale, come l’ uranio, il torio, il litio e il berillo. […] Il caso più clamoroso, racconta la radio tedesca, è quello del Niger: qui il gruppo industriale Orano, ex Areva, controllato dallo Stato francese, estrae notevoli quantità di uranio, sufficienti per coprire il 40% della domanda proveniente dalle centrali nucleari francesi che producono elettricità. Il tutto pagando un prezzo che è circa un terzo di quello di mercato. ‘E il Niger è uno dei Paesi più poveri al mondo’”, commenta la radio tedesca. “È probabilmente l’esempio più estremo dello sfruttamento previsto dai trattati che la Francia ha imposto alle sue ex colonie, in cambio della loro indipendenza. Ma il principio di fondo è lo stesso in tutti i paesi interessati”.
    Tutto questo si aggiunge a una completa depressione delle economie locali per fini che non riguardino la mera esportazione. Il regime di cambi fissi danneggia le prospettive della piccola e media imprenditoria dei Paesi africani aderenti al franco Cfa, che hanno scarse possibilità di accedere al credito necessario per avviare attività imprenditoriali. Nelle ex colonie francesi, ad esempio, ci sono alcune delle zone di produzione del cotone più importanti al mondo. Eppure non esiste un’ industria tessile locale indipendente: neanche il 10% del cotone locale viene lavorato sul posto. I grandi economisti che hanno studiato le problematiche connesse alla povertà, su cui spiccano Abhijit Banerjee e la moglie Esther Duflo, hanno più volte indicato come nei Paesi meno sviluppati sia proprio la difficoltà nell’accesso al credito o agli strumenti di partenza per l’attività d’impresa a determinare il mantenimento di ampie sacche di disuguaglianza ed economia informale. Contrapposte, nel caso dei Paesi africani, alle sfavillanti ricchezze che i grandi gruppi transalpini acquisiscono a prezzi di favore sfruttando le clausole collaterali all’adesione del franco Cfa.”
    QUESTA E’ LA FRANCIA DI MACRON E DEI SUOI PRECEDESSORI. A VOI OGNI POSSIBILE COMMENTO.

  23. Macron? La Francia merita un altro presidente. Soprattutto con i suoi connazionali. Meno lezioni NON richieste all’Italia, più ascolto alle famiglie e ai giovani. E soprattutto meno predone con le ex colonie. Il Nord Africa ? Impoverito dai presidenti francesi che si sono succeduti.

  24. Dal sito “gliocchidellaguerra.it a proposito della destabilizzazione del Mediterraneo causata dalla vendita di armi ai paesi arabi che poi sono la causa ufficiale dell’invasione dei clandestini,particolarmente negl’ultimi 5 anni:”Nella giornata del 6 febbraio il gruppo francese Dassault ha consegnato al Qatar il primo dei 36 caccia Rafale ordinati nel maggio del 2015 e nel dicembre del 2017 dal paese del Golfo Persico, al termine di una cerimonia tenutasi nel sito di Dassault a Merignac, nei pressi di Bordeaux, in presenza del vicepremier del Qatar, Khalid bin Mohamed Al Attiyah, del sottosegretario alla Difesa francese, Geneviève Darrieussecq, e del presidente di Dassault, Eric Trapper. La consegna, che ha portato il Qatar a precedere l’India nella lista della nazioni riceventi l’aereo da guerra transalpino, segnala la rinnovata volontà di Doha di rafforzare i suoi sistemi d’arma in previsione di un allungamento dei tempi di risoluzione della crisi diplomatica e politica che la oppone all’Arabia Saudita e ai suoi alleati.”
    MACRON PARASSITA:TU “PRODUCI” CLANDESTINI E TU TE LI DEVI PORTARE A CASA TUA !!!!

  25. Dal sito gliocchidellaguerra.it a proposito dei piani segreti per portarci via i nostri interessi in Africa:”
    Quello della Francia è un piano studiato a tavolino che ha come obiettivo quello di circondare l’Italia. Emmanuel Macron e il governo di Giuseppe Conte hanno avviato da tempo una sfida senza quartiere per tessere la propria strategia.
    L’Eliseo sembra intenzionato a colpire in maniera sensibile gli interessi strategici italiani. Per prima cosa provando a circondare Roma non solo da un punto di vista politico, ma anche da un punto di vista geografico. Perché quello che appare abbastanza chiaro, è che da Parigi sia giunto l’ordine di costruire una rete di alleanze e rapporti che vadano a intensificare le alleanze francesi a discapito di quelle italiane.La conquista dell’Africa del Nord
    Il piano prevede una vero e proprio accerchiamento. Innanzitutto in Africa del Nord, dove Italia e Francia hanno in Libia il loro maggiore terreno di scontro”.Poi prosegue….”
    DOPO 5 ANNI DI GOVERNI PD CHE SI SONO CALATE LE MUTANDE IN MILLE OCCASIONI,COSA CI DOVEVAMO ATTENDERE SE NON QUESTO ?

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