BASTA INTERPRETARE,chi sbaglia paga.

buongiorno,

un individuo che provoca un danno ad un altro individuo deve pagare
Che la si guardi dalla Germania o dall´Italia poco cambia. La serata di Fine Anno a Colonia è aberrante ma personalmente non mi stupisce. Sono anni che ripeto che Colonia è una città sporca e pericolosa in cui bisogna stare attenti persino nelle parti più vive ed illuminate della città. Non è un caso che vi era già così tanta polizia in piazza del Duomo, si immaginava che sarebbe successo qualcosa, scontri, litigi, tafferugli. Certo non ci si aspettava una tale massa di delinquenti e una violenza così specifica verso le donne. La polizia di Colonia non si è dimostrata capace difronte a tale situazione andando ad evidenziare ancora di più come in Germania esistono ancora profonde differenze sociali e strutturali. Basti pensare come la stessa notte a Monaco di Baviera l´allarme attentati sia stato gestito in modo esemplare.

Le aggressioni con stupri di Colonia hanno giustamente aperto tante domande sull´integrazione, o meglio la NON integrazione che stiamo vivendo, sulla diversa considerazione che la donna ha nel mondo “occidentale” rispetto al mondo “islamico”. Un discorso molto importante che trovo debba venire discusso separatamente e in modo appropriato.

Trovo però sbagliato ridurre i fatti di Colonia in un´opposizione tra islam e occidente. Non dimentichiamo che circa l´80% delle violenze sulle donne avviene tra le mura di casa. Sono dell´idea che un individuo che provoca un danno ad un altro individuo deve pagare.

Se la madre uccide il piccolo figlio, deve pagare, ma non perché è “madre” ma perché ha sbagliato
Se un fratello da bruciare l´altro, deve pagare, ma non perché “fratello” ma perché ha sbagliato
Se l´immigrato aggredisce una ragazza tedesca, deve pagare, ma non perché “immigrato” ma perché ha sbagliato
Sembra tanto ovvio e tanto semplice, ma non è così. Viviamo nella finzione che la legge sia uguale per tutti ma non è vero, non viviamo in uno stato di diritto ma in uno stato discrezionale. Non sto parlando solo dell´Italia, è così in Germania, è così negli Stati Uniti (Rampini ci ricorda che un afroamericano ha più dell´80% di probabilità di finire in carcere rispetto ad un bianco per uno stesso reato) e nella maggior parte del mondo “civilizzato”.

Viviamo nella finzione che la legge sia uguale per tutti ma non è vero, non viviamo in uno stato di diritto ma in uno stato discrezionale
In Italia, in aggiunta, abbiamo anche leggi “pro” e “contra” persona e questa inutile e stucchevole “lotta” tra magistratura e politica. La cosa drammatica è che durante tutto questo, anche durante la stesura di quest´articolo, una donna ha subito violenza.

17 commenti su “BASTA INTERPRETARE,chi sbaglia paga.”

  1. Ogni individuo che commette un reato deve pagare con la galera e con i danni materiali alla vittima.E non deve importare se viene da un contesto sociale “difficile” poichè molti di quelli che provengono da tale ambiente non delinquono e quindi non è vi è automatisma tra causa ed effetto.E questo vale per qualunque reato per il quale vi deve essere certezza della pena:se un’individuo viene condannato a 5 anni di prigione non vi devono essere meccanismi di bonus,sconti 3×2 neanche fossimo al supermercato,perchè la prigione del colpevole è innanzitutto un risarcimento morale per la vittima che in un qualche modo si “appropria temporaneamente della libertà,e quindi della vita,del suo aguzzino.Lasciandolo libero di circolare,seppure con dei vincoli più o meno stringenti, rende la vittima,vittima una volta ancora,questa però a causa delle istituzioni,dello stato. Il cittadino,di qualunque luogo di provenienza,deve avere la certezza di essere tutelato e protetto se nel giusto,condannato alla limitazione di libertà,con la galera se colpevole.Non tanto per ripagare la vittima,cosa peraltro giusta,ma quanto per dare un messaggio chiaro chi si appresta,eventualmente,a commettere un’ingiustizia.Da qui al risarcimento da parte del magistrato e non dello stato,per ingiusta detenzione,il passo è breve.La giustizia non dev’essere ritorsione,non dev’essere determinata dal luogo di provenienza o di appartenenza religiosa,ma atto risarcitorio dello stato poichè non è riuscito a garantire la giusta protezione a singoli o gruppi di cittadini.Lo stato E’ dei cittadini e non il contrario.

  2. Un tizio titolare di un negozio per non passare una garanzia al momento di dare il prodotto in sostituzione destinato a me trova di meglio che accusati di furto ho dovuto rivolgermi in cassazione per un danno di immagine che doveva essere risolto hai preliminari mi ha fatto un danno enorme che ancora non paga

      1. “Mi faccia causa..” è la frase tipica di chi ,ben conoscendo il pregresso dei tribunali,laddove il penale è un’isola felice rispetto al civile.Il ricorrente se di età avanzata probabilmente non vivrà abbastanza per ricevere soddisfazione,altrimenti vi sarà la prescrizione.L’onestà paga ..l’avvocato ma non riceve soddisfazione.

    1. Buonasera silvano come ho già detto nel precedente commento i tribunali sono con un pregresso indecente,in quello civile non vi è possibilità di avere soddisfazione.Come ho già scritto l’onestà paga l’avvocato ma non ap-paga la nostra voglia di ricevere soddisfazione, figuriamoci i danni pecuniari.Come scrive Piero bisognerebbe cambiare il paese ma per questo ci vorrebbe una grande “scossa” da parte di chi come noi ha voglia di cambiamento, ma qual’è il nostro limite da non oltrepassare? Non dovremmo porci quel limite se vogliamo dare una speranza a questo paese da 70 anni in mano a dei ladri di futuro,il nostro e deile generazioni che si staanno affacciando.Una grande manifestazione sotto il Quirinale aiuterebbe….

      1. buongiorno,
        ho avuto un’esperienza personale con i tribunali italiani,17 anni compreso appello,per una questione ridicola.Sapete che dopo 5 anni senza sentenza,a Strasburgo,come ho fatto,già c’è una penale che lo stato deve pagare e con più tempo passa peggio è.Sono milioni di € le penali che ogni anno lo stato paga,è demenziale!Anche questo è un aspetto da cambiare,come tutto del resto.Non ci sono limiti da non oltrepassare,per esperienza dico che quando ci sono situazioni incancrenite,di qualsiasi tipo,come la nostra,occorre il bisturi e basta.

        1. Non dev’essere lo stato nel concreto a pagare ma quei magistrati più amanti della passerella mediatico-politica che delle aule di tribunali.Se poi ci si mette lo stato permettendo ai magistrati il periodo di distacco per poi tornare quando meglio l’aggrada. La Ue sanziona lo stato a pagare ma quella somma dovrebbe essere girata al,ai magistrati così poco propensi a mettere in pratica il verbo “lavorare”. La politica,le attività extraprofessionali più intriganti e redditizie.Lo stato DEVE avvalersi sul lavoratore NEGLIGENTE e un magistrato professionalmente poco attivo lo è.

  3. Caro piero i politici , come l’ex ministro allo sviluppo Guidi,si dividono in 2 categorie,quelli che sono dalla parte della barricata a loro propizia e quelli che sono in quella avversa,ognuno con i suoi “amici” da assecondare. Il caso più illuminante è l’alta velocità,nata vecchia che morirà senza aver mai veramente corso.I costi lievitano ma i lavori non vanno avanti,con tunnel inutili quanto costosi e binari mancanti ma che già ci sono (portandoli a 6 e rendendo di fatto inutile la galleria sotterranea)con poco costo ma non utili a chi vuol lucrare sul tunnel,la stazione AV potrebbe essere quella di Firenze Statuto,di Rifredi o con quella di Campo di Marte. Ma ci sono soldi per oltre 1 miliardo di euri da spartire e queste “economie” mal soddisfano gli “amici” della Leopolda di Firenze.
    Quindi piero tu eri il “nemico” da abbattere,la Guidi un pericolo da accantonare per continuare a rubare.Cambiare tutto per nulla cambiare.Saluti.

    1. Anche per questo il muro serve,sappiamo che i politici non cambieranno nulla che vada a vantaggio dei cittadini,se non ci pensiamo noi,è la fine.
      Quindi o la gente si sveglia o scappa oppure morirà.
      Saluti

      1. Ci vuole una sveglia dal suono forte come il Big ben e forse non basterà,smettere di lottare mai,almno per me. A voi che vi lamentate ma che poi continuate a votarli vi dico che a pasqua gli agnelli vengono sacrificati anche se i bambini piangono.Un caloroso saluto.

  4. “(ANSA) – FIRENZE, 19 APR – Chiusa una maxi-inchiesta della procura di Firenze con 116 persone indagate, a vario titolo, per reati ambientali legati a gestione e traffico di rifiuti speciali, soprattutto derivati da rottamazione di veicoli. Per alcuni indagati sono contestati i reati di associazione a delinquere e falso. Al centro delle indagini la società EcoFirenze srl e suoi responsabili che, secondo l’accusa, avrebbero realizzato a fini di profitto un’organizzazione capace di ricevere conferimenti irregolari di rifiuti speciali da parte di officine, carrozzerie e privati ma anche da partecipate comunali come la società ambientale Quadrifoglio e quella dell’illuminazione Silfi. Scoperti nelle indagini due trasporti via nave per mandare in Africa (Senegal e Marocco) 37 tonnellate di rifiuti speciali. Le indagini di Forestale, polizia provinciale e Arpat, sono state coordinate dai sostituti procuratori Giuseppina Mione e Giulio Monferini. Tra gli illeciti la violazione degli obblighi di tenuta dei registri e dei formulari.” La sinistra italiana,ecologica,rispettosa dell’ambiente e solidale con gli ultimi per decenni ha fatto (a parole) la paladina dei cosiddetti ultimi ma nei fatti sì è dimostrata per quella che è:negriera,assassina e mafiosa.I totò Riina col pugno chiuso.Antimafia l’avete spenta la sveglia?

  5. Nell’era dell’alta velocità,di internet ultraveloce ai clandestini e dei pacchi di Amazon che arrivano in 1 giorno,vi sono cittadini,italiani o meno,che muoiono in uno scontro tra treni che viaggiavano su un binario (Andria-Corato) a causa,evidentemente,di una sicurezza fallace.Ora diranno che qualcosa è andato storto,che il destino riesce ad assere crudele.Nessuno però dirà:”Non li ho uccisi io ma la mia negligente gestione e quindi è giusto che paghi per non aver fatto abbastanza da evitarlo.” Troveranno sicura un’addetto alle pulizie della stazione più vicina a cui mandare l’avviso di garanzia.Lavorando ha distratto il macchinista.

  6. ” #Vari a roma non si decidono a coprire le fontane con materiali trasparenti e idonei visti i continui massacri nopecrooni.it ”
    Quello che non comprendo è che ,pur essendo la “patria” delle forze dell’ordine (Polizia,Carabinieri,Finanza,Forestale,Municipale,Provinciale,idraulica…), la responsabilità è sempre di altri,con l’immancabile commento a chiosa che più o meno termina con “noi abbiamo ben altro a cui pensare..” .Consapevole dei loro “sforzi” organizzativi,ed iniziando dai loro comandanti,li manderei a “controllare” le papere nel laghetto.A gratis,senza lavoro ne pensione.

  7. Stamattina su IL Giornale un’altro caso di malagiustizia,di prove “costruite” attorno al teorema del PM di turno senza che questi paghi di persona. “Un errore clamoroso, la vittima sacrificale per eccellenza che torna sull’altare della giustizia italiana. Francesco Raiola come Enzo Tortora. Un militare tutto d’un pezzo come il celebre giornalista, quasi trent’anni dopo, nella stessa terra e con un copione sconcertante che colpisce per la facilità con cui ancora oggi si finisce in carcere. Allora, negli anni Ottanta, l’inventore di Portobello fu ammanettato sulla base di alcune grossolane calunnie, fabbricate in serie da una squadra di pentiti. Ora, o meglio il 21 settembre 2011, Raiola viene catturato come trafficante di droga per via di alcune intercettazioni lette con la lente del pregiudizio dai pm di Torre Annunziata. «Io – racconta il militare che è stato in Afghanistan e Kosovo – parlavo di mozzarelle, due chili, ma loro si erano convinti che si trattasse di una partita di stupefacenti. E quando con un collega discutevo della Tv con ingresso Mediaset per le partite, non utilizzavo un linguaggio criptato come loro pensavano, ma effettivamente di un apparecchio da comprare in un centro commerciale».
    Uno scivolone investigativo all’interno dell’inchiesta Alieno che il giovane, sposato e con due figli, paga a caro prezzo: quattro giorni di isolamento, ventuno in cella a Santa Maria Capua Vetere, più cinque mesi ai domiciliari e la fine della carriera in divisa. Un disastro cui per fortuna pone rimedio, almeno sul piano giudiziario, il gip di Nocera Inferiore che ha ereditato per competenza il fascicolo da Torre Annunziata: il giudice si accorge che le accuse non stanno in piedi e proscioglie Raiola in udienza preliminare, senza nemmeno spedirlo a processo.” La presunzione d’innocenza in assenza di prove certe,la gogna mediatica che fa carta straccia del segreto istruttorio che distrugge la vita di una persona e che inevitabilmente crea un muro di gomma attorno a colui che dovrebbe essere “innocente sino a prova contraria” .Il magistrato inquirente DEVE rispondere PERSONALMENTE di quanto compie.

  8. Dal quotidiano La Nazione edizione di Lucca, 29 luglio 2016 – “Un commissario di polizia, già in forza ad Ostia ed attualmente trasferito a Lucca, Franco Antonio, posto agli arresti domiciliari per corruzione, ed il gestore di alcune sale giochi della località balneare, Mauro Carfagna, è finito in carcere. È il risultato di un’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma eseguita dalla Squadra Mobile. Ad emettere le misure restrittive, su richiesta del procuratore aggiunto Michele Prestipino e del sostituto Mario Palazzi, è stato il gip Simonetta D’Alessandro.” Quando si dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio,questo lo si deve vedere in senso bidirezionale (sottostante e sovrastante): un commissario corrotto chiudeva gli occhi ad Ostia (Roma) zona di ambientazione del film “Suburra” dove la narrazione aveva il torciollo a destra ma i sindaci,alemanno a parte sempre di sinistra o sinistra-centro ,è stato trasferito e non licenziato in un’area considerata più tranquilla (per gli onesti o per i delinquenti e corrotti?) dove continuando a fare quel che riteneva giusto è stato arrestato.”Suburra” è u n film ma la realtà è ben più grave e vasta,soprattutto perchè non si ha il coraggio o la voglia di estirpare il male e partendo dalla testa.Ministro alf-ano e suoi cortigiani nulla di cui rimproverarvi?

  9. La tragedia sulla Bari-Barletta ,nel tratto a binario unico da Ruvo a Barletta poteva e doveva essere evitato . Panorama n.31 del 03-08-16:”Non c’era bisogno di spendere 180 milioni di euro che pure erano già a disposizione perrealizzare il doppio binario.Sarebbe bastato spenderne appena 2, anche questi disponibili da 2 anni,per installareil sistema di controllo marcia treno (scmt) che avrebbe frenato automaticamente i 2 convogli che viaggiavano sullo stesso binario.” E poi successivamente prosegue con :”una beffa,se si pensa che quel sistema di sicurezza è stato installato,con un’investimento di circa 20 milioni di euro , ma SOLTANTO SULLE TRATTE A DOPPIO BINARIO,QUELLE MENO RISCHIOSE.” E poi prosegue con :”Nel 2008 la regione Puglia approvò un ‘grande progetto di adeguamento dell’area nord barese, che prevede il completamento del raddoppio di tutta la linea,interramento del tratto urbano di Andria,l’interconnessione con la rete nazionale RFI a Bari e Barletta ,soppressione dei passaggi aivello e nuove stazioni, ma nonostante le previsioni di completamento per il 2015 ,ad oggi sono stati effettuati solo in misura minima. La Ue ha messo a disposizionei fondi nel 2012,ma da allora è rimasto quasi tutto fermo.Su 19 lottidel progetto,ne sono partiti solo 3.” E ‘ evidente che vi sono RESPONSABILITA’ POLITICHE nazionali e locali, che certi ritardi possono essere ricondotti ad una mala gestione politica nazionale e locale,riconducibile al PD di Emiliano ed in precedenza a Vendola.E tutto questo senza la sovraesposizione mediatico-giudiziaria che altri colori opolitici,giustamente,avrebbero dovuto subire.Ma siamo poi sicuri di vivere in una democrazia?

  10. Pietro Melis nel 1997 è stato arrestato per rapimento e liberato il 15 luglio 2016,nel mezzo 18 anni,7 mesi e 5 giorni da innocente.Dopo alerne vicende ,lo scorso 15 luglio la corte di appello di Perugia revocala condanna assolvendo Melis per non aver commesso il fatto.”Grazie alle nuove metodologie scientifiche impiegate dal consulente fonico è emerso che la voce dell’ignoto interlocutore che conversava con Gaddone nel settembre 1995,spiega l’avvocato maria antonietta Salis.Va inoltre notato che la condanna non attribuiva a Melis un ruolo specifico nell’organico della banda dei rapitori,dal numero peraltro imprecisato.” L’articolo di panorama del 3 agosto 2016 a pagina 61 dimostra che in Italia un PM prima ed un magistrato giudicante poi, hanno condannato un’innocente “costruendo attorno al presunto colpevole delle supposizioni del tutto aleatorie,non conoscendo neanche il numero preciso dei coinvolti.Facendo di un castello di carte un solido carcere con sbarre e d una vita distrutta per sempre. A quando la responsabilità personale e pecuniaria del magistrato inquirente o giudicante? Sino a quando gli errori di certi magistrati dovranno essere pagati dalla collettività e non da loro stessi,fermo restando il licenziamento ? Ministro se ci sei batti un colpo.

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