I costi dell’illegalita’

Per comprendere l’entità del fenomeno, basta confrontare il fatturato del 2016 delle principali aziende italiane: Enel 71 miliardi di euro, Assicurazioni Generali 70 miliardi, E.N.I. 56 miliardi, Poste Italiane 33 miliardi. Di conseguenza le mafie e il malaffare sono la prima azienda italiana e soprattutto quella che ha il maggior margine di guadagno con 105 miliardi di euro,cioè il 70% dei ricavi. Un margine di guadagno che non ha eguali con nessun altra attività. Il business della prostituzione in Italia incassa qualcosa come 3,9 miliardi di euro. Si stimano non meno di e milioni di clienti e 90 mila operatrici/operatori del sesso, il 10% di questi è minorenne. L’abusivismo edilizio nella penisola ha raggiunto la percentuale 19,7% : una costruzione su 5 è stata realizzata illegalmente e costano al contribuente 5 miliardi di euro l’anno. Per il sistema tributario italiano il trasferimento “artificiale” all’estero dei ricavi di alcune grandi multinazionali ha prodotto un mancato gettito fiscale per le nostre casse di 7,4 miliardi, pari allo 0,5% dell’intero PIL nazionale. Il fatturato delle ecomafie nel 2017 è arrivato a quota 14,1 miliardi di euro, con una crescita del 9,4%, dovuta sopratutto all’incremento del ciclo dei rifiuti. Roma un’esempio tra i tanti. Il mercato delle droghe in Italia coinvolge 6,2 milioni di consumatori con un giro di affari per 22 miliardi di euro.Le attività illecite nel settore gioco d’azzardo si possono quantificare in 23 miliardi di euro. Il fatturato delle attività illegali che interessano tutte le filiere del settore agricolo e alimentare nel 2018 è stato stimato in 25,4 miliardi, con un aumento del 12,4 rispetto al 2017. Due milioni di occupati , in Italia , ogni anno svolgono un’attività in nero . Generano un sommerso pari a 42 miliardi e un’evasione complessiva di 25 miliardi di imposte e contributi dei lavoratori. Prendendo per buoni i calcoli della Corte dei conti, secondo cui la corruzione genera il 40 % di spesa in più nei contratti per opere, forniture e servizi pubblici dello stato., risulta che il costo della corruzione supera i 100 miliardi di ero l’anno,. L’evasione fiscale in Italia,tra il 2011 e il 2016, è stata in media di 108 miliardi di euro l’anno. L’economia sommersa del nostro Paese è stata del 25% del prodotto interno lordo come media annua nel periodo dal 1991 al 2015. Dato quest’ultimo del Fondo Monetario Internazionale. Dato che il PIL italiano nel 2017 è stato di 1.717 miliardi di euro, si è giunti alla conclusione che l’economia sommersa è superiore ai 400 miliardi di euro. In conclusione possiamo stimare che a causa delle attività illegali e dell’economia sommersa, nelle casse dello Stato vengono a mancare non meno di 200 miliardi euro. Se consideriamo che il debito delle amministrazioni pubbliche italiane ,nel 2018,ha raggiunto i 2.317 miliardi di euro, e che il bilancio dello stato ha chiuso con un passivo di 53 miliardi di euro, si può ben comprendere quanto cara ci costa ogni anno di illegalità diffusa nel settore economico come in quello fiscale. Le colpe,visto chi ci ha governato dal secondo dopoguerra ad oggi, le possiamo ben immaginare.

Aldo A.