LA LORENZIN AVALLA ROSSI,prescritto,per rappresentarci in europa!!!!!!!!!!!!!!

buonasera,
Se il dirigente prescritto in un caso di corruzione rappresenta l’Italia in Ue
By Archimede on 07.10.16 17:14 | Permalink | Commenti (0)
Se il dirigente prescritto in un caso di corruzione rappresenta l’Italia in Ue

Pasqualino Rossi, incaricato a inizio anno di occuparsi della nostra sicurezza alimentare, dei farmaci e della salute veterinaria, accusato di corruzione e poi prescritto

di Milena Gabanelli e Giulio Varesini

Ma non c’era proprio nessun altro per quell’incarico? «Era l’unico che sapeva le lingue». La storia si svolge a Bruxelles, in rue Rue du Marteau, sede della Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unione Europea. Tutto quello che per l’Italia si decide in Europa, dai trasporti, agli affari economici, dalla sicurezza, alla sanità, all’immigrazione, passa prima da questi uffici.

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Pasqualino Rossi

È scontato pensare che i ministeri da Roma mandino i migliori funzionari a rappresentarci e a promuovere gli interessi del nostro Paese. Poi, scorrendo l’elenco dei nomi, l’occhio cade sul dirigente di fascia A Pasqualino Rossi, incaricato a inizio anno di occuparsi della nostra sicurezza alimentare, dei farmaci e della salute veterinaria. La nomina è suggerita da una commissione interna alla ministra Lorenzin, che dà l’approvazione finale. Chi è Pasqualino Rossi? Assunto nel ‘98 dal ministero della Salute come direttore medico, si occupa di farmaco vigilanza, e negli anni diventa un importante dirigente dell’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco. Proprio in questa veste, nel 2008, dopo due anni di indagini, viene arrestato dal procuratore di Torino Raffaele Guariniello, insieme ad altri funzionari pubblici e dirigenti di società di intermediazione nel settore farmaceutico. L’accusa è di corruzione.

Bustarelle

Nelle 400 pagine che spiegano il provvedimento, il Gip di Torino scrive: «Da quanto emerso, si registra una totale assenza nel Rossi dell’interesse per la tutela della salute pubblica». Per conto dell’Aifa si occupa delle procedure di valutazione e autorizzazione dei farmaci presso l’agenzia del farmaco internazionale. La Procura piemontese intercetta e pedina il dirigente per mesi. Ne esce il ritratto di un funzionario pubblico alla continua ricerca di soldi, per mantenere un tenore di vita al di sopra delle sue possibilità. Per questo, secondo i magistrati, passa informazioni riservate agli informatori farmaceutici e agevola le pratiche per l’approvazione dei farmaci in commercio. Quest’attività viene ricompensata con denaro e regali. Matteo Mantovani, rappresentante della Segena, una società di consulenza per le aziende farmaceutiche, alimentari e veterinarie, gli regala una vacanza in un lussuoso resort per tutta la famiglia, oltre ai mobili del nuovo appartamento. A lui si rivolge anche Riccardo Braglia, amministratore della Helsinn Healthcare, il gruppo farmaceutico svizzero produttore della nimesulide, il principio attivo dell’Aulin. Il farmaco, dopo la sospensione in Irlanda per i danni al fegato, rischia in Italia il ritiro dal commercio. Alla fine nel nostro Paese l’Aulin si salva, e per questo, secondo i magistrati, Braglia ringrazia Pasqualino Rossi con una bustarella nascosta dentro ad un giornale. Il passaggio di mano è immortalato in un video girato dai Nas di Roma. La difesa di Rossi, riportata dalla stampa, in merito ai «regali», è disarmante: «Pensavo fossero delle banalità, non ho mai fatto cose contrarie ai doveri d’ufficio».

Iter giudiziario

L’iter giudiziario è lento e accidentato: nel 2008 la Procura di Torino trasferisce gli atti a quella di Roma per competenza; il rinvio a giudizio per Pasqualino Rossi e altri sedici imputati, arriva nel settembre del 2010. Nel frattempo Rossi viene trasferito dall’Aifa al ministero della Salute con incarico di consulenza, studio e ricerca presso la Direzione Generale per i rapporti con l’Ue e Rapporti Internazionali. Deve valorizzare e diffondere le buone pratiche nell’ambito della cooperazione sanitaria e della salute globale, il settore guidato fino a due settimane fa da Daniela Rodirigo, la dirigente allontanata dalla Lorenzin dopo la pubblicazione del famoso depliant sul fertility day.

Prescrizione

Siamo al settembre del 2015. Il Tribunale di Roma, senza arrivare al giudizio di primo grado, emette sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di tutti gli imputati. I giudici scrivono anche che, a contribuire alla dilatazione dei tempi del processo, c’è «la trascrizione delle telefonate che è avvenuta con notevole ritardo, posto che la Procura di Roma non rinveniva i video e le intercettazioni trasmessi dalla Procura di Torino».

Conosce l’inglese

Intanto la carriera di Pasqualino Rossi è proseguita senza intoppi sino alla fine del 2015, quando, insieme ad altri 4 dirigenti, risponde all’interpello per la Rappresentanza permanente dell’Italia all’Ue. La scelta cade su di lui perché uomo d’esperienza che conosce l’inglese. La ministra Lorenzin e i suoi direttori generali dichiarano che, al momento della scelta, non conoscevano la sua storia. Ma prima di decidere una nomina, a nessuno viene in mente di digitare un nome su Google? D’accordo, non è colpevole di nulla, perché il reato è stato prescritto, ma lui stesso aveva ammesso le generose donazioni, e le immagini del passaggio di denaro sono impietose. Insomma, se nei ministeri la carriera è assicurata al di là di tutto, a che titolo uno si dovrebbe impegnare ad essere onesto, competente e meritevole?

4 ottobre 2016 (modifica il 4 ottobre 2016 | 22:23)

fonte: https://www.corriere.it/cronache/16_ottobre_05/dirigente-prescritto-corruzione-rappresenta-italia-ue-433b79b8-8a6e-11e6-8935-fd9af6958684.shtml

2 commenti su “LA LORENZIN AVALLA ROSSI,prescritto,per rappresentarci in europa!!!!!!!!!!!!!!”

  1. “la trascrizione delle telefonate che è avvenuta con notevole ritardo, posto che la Procura di Roma non rinveniva i video e le intercettazioni trasmessi dalla Procura di Torino” e ” La ministra Lorenzin e i suoi direttori generali dichiarano che, al momento della scelta, non conoscevano la sua storia”.La prescrizione non elimina il reato,quello resta ed è grave, caso mai lo estingue il che non lo cancella.Un modo come un’altro per salvare il sedere di colui che ha commesso il reato o di colui,o meglio,di colei che ha fatto il nome,la ministra minestra Lorenzin, quella che ha fatto lo spot pubblicitario pro vaccini con i suoi bambini. Per salvare la ministra,e con lei il traballante governo di renzi-no ,hanno dovuto salvare con la salvifica prescrizione prescrizione il pasqualino Rossi di belle speranze.In soldoni: per salvare il governo e la ministra minestra lorenzin hanno dovuto far prescrivere il reato di pasqualino settebellezze. Se l’itaglia che raglia si è ridotta a questo cesso di legalita un motivo ci deve pur essere: IL POPOLO DI PECORONI CHE CONTINUA A VOTARE SOTTO DETTATURA.!!!

  2. La Lorenzin ha i giorni contati,almeno a leggere Il Giornale di un’ora e mezzo fa,che dimostra semmai ve ne fosse bisogno di come è considerata dalla sua maggioranza,anche per le sue scelte di bottega.Una Bruto che farà la fine di Cesare.Prima sparisce questo governo,prima sparisce quuesta inguardabile maggioranza,prima si torna al democratico voto,dopo essere passati da UN BEL NO AL REFERENDUM,e prima proveremo a cacciare questi parassiti e delinquenti.Da Il Giornale :”Complotto campano o decisione renziana. Qualunque sia la versione autentica, tutti i segni premonitori convergono verso un’unica conclusione: la poltrona del ministro Beatrice Lorenzin pare fortemente in bilico.
    L’antefatto è un fuorionda della trasmissione Rai Nemo in cui il senatore verdiniano Vincenzo D’Anna parla di una signora da silurare: ‘La mandiamo via e ci mettiamo un tecnico molto valido. Abbiamo fatto un accordo con Angelucci e con Verdini. A dicembre se ne va, la smammano’. L’incarico che traballa sarebbe proprio quello del ministro Lorenzin. La versione complottarda si nutre di un’altra parte del fuorionda, quella in cui D’Anna spara a zero sui subcommissari alla sanità campana nominati proprio dalla Lorenzin, Joseph Polimeni e Claudio D’Amario: ‘Uno, D’Amario è un trastuliatore, e l’altro Polimeno è un cog…e’. Al quadro va aggiunta la sofferta approvazione in Commissione bilancio, appena quattro giorni fa, di una norma che consente ai presidenti di Regione di ricoprire l’incarico di commissario alla Sanità.”
    A questi non frega un ca..ppero dell’Italia,dei bisogni della salute dei cittadini,e della loro sicurezza,a loro interessa il potere per il potere.A loro interessa lavorare per la loro “pensione” sicura,di quando,speriamo presto,dovranno lasciare il parlamento,speriamo,portati via su di un pulmino della Polizia Penitenziaria. Governo di farabutti con un parlamento pieno,strapieno di affaristi senza scrupoli.La cosa buona,l’unica,è che la passionaria del vaccino potrà tornare a fare la mamma. Se capace.

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